di Samuele Campolo
Questa ‘lettura’ analizza il personaggio di Mar’ja Bolkonskaja, con particolare riferimento al suo rapporto con la fede religiosa, alle relazioni che instaura con gli altri personaggi e alla sua estraneità rispetto al fluire della storia.
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Fra i personaggi umani che animano Guerra e pace, Mar’ja Bolkonskaja occupa una posizione di secondo piano [1]. Come tutti i personaggi femminili, in primo luogo, è relegata fuori da un palcoscenico elettivo del romanzo, quello del campo di battaglia e delle relazioni diplomatiche, delle spedizioni militari e dell’azione politica: la scena della guerra. A questa estraneità necessaria, poi, se ne aggiunge un’altra: il suo spirito delicato e altruista, il carattere remissivo e l’abnegazione che la contraddistinguono la inducono a rinunciare anche al margine di iniziativa che le spetta e ne limitano l’azione e l’affermazione. Scopo di questo lavoro è descrivere il personaggio di Mar’ja, con particolare riguardo alla sua fede religiosa e alle conseguenze che essa comporta sul piano intellettuale e spirituale; si rifletterà inoltre sul rapporto fra il destino di questo personaggio e la grande storia e sulla ricerca personale condotta da Mar’ja verso il raggiungimento di una felicità terrena.
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