Qui allegato il file contenente il prodotto finale del seminario Riscritture dell’a. a. 2017-2018, incentrato sul tema La bellezza in Shakespeare: Venus and Adonis, The Sonnets: fonti e confronti nell’ottica del corso Letterature comparate B, mod. 1, prof.ssa Chiara Lombardi.
Archivi categoria: Riscritture
Le Metamorfosi di Ovidio e la riscrittura del mito
Qui allegato il file contenente il prodotto finale del seminario Riscritture dell’a. a. 2016-2017, incentrato sul tema Narrazioni delle origini: le Metamorfosi di Ovidio e le loro riscritture nell’ottica del corso Letterature comparate B, mod. 2, prof.ssa Chiara Lombardi.
L’Iliade a 360°/10. Rilettura e riscrittura di un classico
Qui allegato il file contenente il prodotto finale del seminario Riscritture dell’a. a. 2016-2017, incentrato sul tema Narrazioni delle origini: l’Iliade e le sue riscritture nell’ottica del corso Letterature comparate B, mod. 1, prof.ssa Chiara Lombardi.
Un inno alla libertà: Prometeo Liberatore
La seguente composizione, scritta da Stefano Morello, è un inno alla presa di coscienza pronunciato da Prometeo. Quest’opera è frutto di un progetto sulle riscritture di opere classiche come Le Metamorfosi e L’Iliade.
***
Prometeo liberatore
And now I see the face of god, and I raise this god over the earth, this god whom men have sought since men came into being, this god who will grant them joy and peace and pride.
This god, this one word: ‘I.’
(Ayn Rand)
Ma ancora manca l’esser più nobile del creato, argilla nelle mie mani di dio rinnegato
Tu, reso
a immagine e somiglianza del caosVolontà di questi falsi dèi è
soggiogare con la muta complicità delle Parche
terminare il tuo regno non ancora
Iniziato
Uomo, figlio di Cielo e Terra
con cui fummo creati
Rinnega anche me, figlio di Giapeto
e librati negli oscuri oceani
Conoscenza sarà la tua arma
Ergiti ora, reclama la tua dimora fra gli astriFa che la tua fiamma arda la trama
così come si è venuta a generareTu,
sola creatura che possa veder le stelle
Volta il tuo viso al cielo e non curarti
dell’aurea magnificenza del tuo carcere
Lascia che queste sbarre cadano
nello sciogliersi della loro fragile durezza
simulacri della tua gloriaAttraversa
questa rigogliosa desolazione
cammina nella maledizione
e irradia col tuo etere
le oscure acque dell’eternitàChe gli dèi temano il tuo incedere,
la tua insolenza
il tuo più grande trionfoLa tua fiamma danzante
della vacuità che tutto genera
vi possa sedereQuesto è il mio umile desiderio:
Col frutto del mio respiroE chissà se mai riuscirai
a estòllere fino alle dimore d’etere
fragile fiore di una terra crudele