Archivi categoria: Riscritture

Antigona: La Madre Patria chiama!

Francesca Marino in questa riscrittura presenta il mito di Antigone nella Russia del primo dopoguerra.

Il lavoro è stato presentato nell’ambito del corso di Letterature Comparate, Le forme del sonetto, le forme del tragico: da Petrarca a Shakespeare (Prof.ssa Chiara Lombardi).

“In questa mia riscrittura ho voluto adattare il mito di Antigone in un periodo storico molto intenso. Ho voluto far emergere particolarmente il dolore provato dalla giovane protagonista divisa tra la libertà di amare i suoi fratelli e la tirannia di chi governava in quel momento”

Continua la lettura di Antigona: La Madre Patria chiama!

Cieco sentimento

In questa composizione, Ambra Ceraldi racconta la storia d’amore tra Pierre de Ronsard e Cassandra Salviati, nata tra gli scaffali di una libreria di Blois di metà XX secolo, nell’ottica del corso di Letterature Comparate, Le forme del sonetto, le forme del tragico: da Petrarca a Shakespeare (Prof.ssa Chiara Lombardi).

Attraverso questa riscrittura ho avuto la possibilità di riscrivere il destino della coppia formata da Pierre de Ronsard e Cassandra Salviati: e se il rifiuto della donna derivasse da un’oscura profezia che minaccia la serenità dei due?

*

PREMESSA

Il racconto descrive il primo incontro tra Pierre de Ronsard e Cassandre Salviati, avvenuto nel XX secolo in una libreria di Blois. La donna, però, non è solo oggetto dell’amore del poeta francese, ma mantiene anche le caratteristiche di un noto personaggio mitologico: la profetessa Cassandra, della quale narrano Omero e Virgilio. Il rifiuto di Cassandre nei confronti di De Ronsard è qui legato ad un’oscura profezia che riprende la tragica storia di Edipo Re.

*

Vagava distratto tra le vie di Blois. Come ogni domenica pomeriggio, Pierre assaporava il suo pain au chocolat ancora caldo mentre pensava agli impegni della settimana successiva: documenti da catalogare, parenti a cui far visita, visite mediche che dovevano essere prenotate mesi in anticipo… programmava in maniera puntuale ogni singolo impegno mantenendo lo sguardo fisso di fronte a sé. Tutto, nella sua vita, era pianificato nei minimi dettagli, proprio come la passeggiata lungo Rue Anne de Bretagne che, da anni, rappresentava il momento conclusivo della sua settimana. Visitava il museo di Storia Naturale, lasciava qualche moneta al primo senzatetto che incontrava lungo il cammino e, infine, cercava classici che potessero arricchire la sua collezione nella libreria di Rue Saint-Lubin; era abituato a sfogliare solo le pagine dei volumi già in suo possesso per mantenere il brivido della sorpresa di quelli che, di lì a poco, avrebbe acquistato e poi letto sulla sua comoda poltrona.

Continua la lettura di Cieco sentimento

Il manoscritto perduto, alla scoperta di Ronsard

Nella seguente riscrittura viene riportato uno scambio epistolare e un articolo immaginari a seguito di una scoperta straordinaria. Il lavoro è stato presentato da Francesco Fornaseri per il corso di Letterature comparate, Le forme del sonetto, le forme del tragico: da Petrarca a Shakespeare(Prof.ssa Chiara Lombardi)

“Nella seguente riscrittura ho cercato di fornire lo scenario verosimile dell’ipotetico ritrovamento di un manoscritto originale del poeta Pierre de Ronsard. La scoperta viene fatta in un paese della Francia in cui visse l’autore e il ritrovamento coincide con l’anniversario dei cinquecento anni dalla sua nascita.”

*

Caro Jacques,

Spero che questa lettera ti trovi in buona salute e serenità. Ti scrivo con una notizia che potrebbe suscitare il tuo interesse, considerando la tua passione per l’archeologia e la ricerca di reperti antichi che raccontano storie dimenticate. 

Mi trovavo, secondo la mia routine quotidiana, nella parrocchia della chiesa a cui sono stato ultimamente assegnato (La Madaleine, qui a Vendôme) a sistemare la vecchia cantina quando ho fatto una scoperta che potrebbe essere di interesse per te e per la tua fervida curiosità verso il passato.

Tra i vecchi scaffali polverosi e oggetti dimenticati da anni, ho trovato un reperto che sembra essere un antico manoscritto o, per meglio dire, un frammento di uno. È stato un ritrovamento inaspettato, un pezzo di storia che sembrava attendere pazientemente di essere scoperto.

Mi ha colpito particolarmente la sua natura fragile e il modo in cui le parole scritte con cura su pergamena sono sopravvissute al passare dei secoli. Non sono un esperto in materia, ma sembra trattarsi di un testo molto antico, forse risalente a diversi secoli fa.

Le righe scritte con inchiostro sbiadito sembrano raffigurare un antico canto o una poesia. È possibile che possa trattarsi di una qualche composizione religiosa, dato il contesto in cui è stato trovato, ma non posso escludere altre possibilità.

Continua la lettura di Il manoscritto perduto, alla scoperta di Ronsard

Pagliaccio non son

Carlotta Petruccioli dopo essersi laureata al Conservatorio di Torino, aver fatto parte del Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Torino per più di dieci anni e aver partecipato a centinaia di rappresentazioni ha sviluppato una grande passione, al limite dell’ossessione, in realtà, per l’opera lirica e per la musica in generale. Avendo la possibilità di rileggere a fondo l’Hamlet di Shakespeare e di stenderne una riscrittura, non ha resistito e ha scelto di coniugare le sue due passioni (quella musicale e quella letteraria) in quella che vuole essere una nuova interpretazione della tragedia shakespeariana alla luce dell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Il lavoro è stato presentato nell’ambito del corso di Letterature Comparate, Le forme del sonetto, le forme del tragico: da Petrarca a Shakespeare (Prof.ssa Chiara Lombardi).

“Recitar! Mentre preso dal delirio| non so più quel che dico e quel che faccio!| Eppur è d’uopo…sforzati!| Bah! sei tu forse un uom?| Tu se’ Pagliaccio! (Canio, Atto I, Scena IV, n. 12a – Recitativo)”

*

Continua la lettura di Pagliaccio non son

L’assedio

Questa riscrittura di Camilla Cattunar mira ad una rappresentazione concreta dell’interiorità di Petrarca attraverso l’impiego di personificazioni ispirate dal romanzo cavalleresco, facendo leva sul lessico bellico con cui l’autore caratterizza alcuni dei componimenti del suo Canzoniere, nell’ottica del corso di Letterature Comparate, Le forme del sonetto, le forme del tragico: da Petrarca a Shakespeare (Prof.ssa Chiara Lombardi).

“Ci troviamo nel profondo del cuore di un autore cardine nella storia della letteratura, qui egli non è solo, abbiamo modo di conoscere ciò che lo caratterizza, i suoi valori e la sua debolezza più grande. Viviamo con lui il suo dissidio, non più solo interiore ma reale, per quanto una riscrittura che si spinge fino al cuore di un uomo possa esserlo.”

*

Continua la lettura di L’assedio