“In tutti (i testi in analisi) si ritrova uno schema base, un intreccio fatto di tappe che devono essere attraversate dal protagonista: l’intellettuale, partendo da una posizione di vantaggio sociale, culturale, economico, incontra un oggetto del desiderio erotico-sentimentale che lo porta ad abbandonare più o meno volontariamente le sue certezze, e a intraprendere un percorso fuori da sé. A partire da una costante asimmetria del rapporto […], l’attrazione erotica mette quindi in questione le relazioni consolidate di potere, scardinando progressivamente l’idea che l’intellettuale, in quanto esponente della razionalità occidentale, sia il titolare del controllo e del dominio. Questa crisi ha l’aspetto di uno smarrirsi, di un’erranza in spazi psichici e fisici che possiedono caratteristiche labirintiche”.
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Valentina Sturli è ricercatrice senior di Letterature comparate nel Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Si occupa di teoria della letteratura e di letterature comparate, con particolare riferimento all’ambito italo-francese. È autrice di saggi sul fantastico in letteratura e sulle narrazioni intermediali contemporanee, e delle monografie Figure dell’invenzione (Quodlibet, 2020) ed Estremi Occidenti (Mimesis, 2020). Ha curato l’edizione critica di Bestie di Federigo Tozzi (Edizioni di Storia e Letteratura, 2023).
Da Professori di desiderio. Seduzione e rovina nel romanzo del Novecento di Valentina Sturli, Carocci editore, Roma, 2024.