Silvia Mangia, Dottoressa in Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa, laureanda magistrale in Comunicazione ICT e Media, risponde ad alcune domande sul suo Erasmus a Liegi.
***
In che città hai svolto il tuo Erasmus?
Liegi, Belgio.
Ripensi mai alla tua esperienza in Erasmus? In quali occasioni ti torna in mente?
Sì, a distanza di mesi mi capita spesso di ripensarci. A volte mi capita di ripensare alla mia routine o alle abitudini che io e i miei amici avevamo là e le metto a confronto con la vita quotidiana che svolgo oggi in Italia.
Quando ne parli, come ne parli?
È sicuramente un’avventura incredibile, che fa cambiare il proprio modo di vedere le cose e che permette di creare tanto networking, oltre che esperienze irripetibili. In generale, ne parlo bene, ma a differenza di quanto si possa pensare, non credo sia un’esperienza che consiglierei a chiunque. L’Erasmus dà la possibilità di creare tanti bei ricordi con persone da tutto il mondo, ma è anche vero che mette a dura prova sotto molti punti di vista, specialmente se si capita in una città come Liegi, ovvero non molto accogliente, soprattutto non appena ci si trasferisce.
Hai fatto due viaggi: uno di andata e uno di ritorno. Come li descriveresti brevemente, se dovessi metterli a confronto?
Per quanto riguarda il primo viaggio, quello di andata, non vedevo l’ora di partire ed ero tanto eccitata all’idea di trasferirmi in Belgio: passare un periodo prolungato di studio all’estero era sempre stato uno dei miei sogni. Invece, quello di ritorno è stato un viaggio abbastanza destabilizzante e mi ci è voluto del tempo per realizzare che stavo salutando tutte le belle persone, le abitudini e i luoghi che erano ormai diventati la mia quotidianità, e quindi riabituarmi alla “normalità”.
L’Erasmus per te rappresenta più un viaggio, una lunga gita oppure vita, nel vero senso della parola?
Credo che per me l’Erasmus sia stata una vera e propria parentesi di vita. Ho vissuto quest’esperienza cercando di immergermi il più possibile nella cultura e nelle tradizioni locali per trarne il meglio, riadattando anche le mie abitudini e creando una nuova routine.
Come hai organizzato la partenza? Ad esempio la lista di cose da portare e quelle da lasciare a casa…
Continua la lettura di Liegi, Belgio: un’intervista a Silvia dott.ssa in Culture dell’Asia e dell’Africa