ovvero come tutto ebbe inizio…
Per essere memorabile, l’inizio di ogni attività – un nuovo anno scolastico o accademico, un lavoro o anche un rinnovato cominciamento di noi stessi in un qualsiasi giorno della vita – deve concentrare in sé qualche scintilla di quell’energia cosmica che ha dato origine all’universo: eros, luce, movimento. E poi tutto si attiva e si connette. Per Esiodo viene prima la Terra, la grande Gea che si unisce al Cielo, Urano stellato; per Omero comincia tutto dal Mare, che anche per le mitologie vediche rappresenta lo spazio primordiale, culla del Brahma creatore. Nelle Metamorfosi, Ovidio ipotizza che “un dio”, oppure “una natura migliore”, abbia dato ordine al quella mole informe di atomi che aleggiava in un’aria priva di luce. Al Caos che tutto inghiotte subentra un principio di organizzazione e di ordine. Siamo all’interno di un racconto che avvicina le religioni e le mitologie più lontane alla scienza.
Questa energia degli inizi non può mancare in un blog come questo, scritto e ideato da studenti intorno a una disciplina o, meglio, a un insieme di discipline come la Comparatistica, che si propone di studiare il dialogo tra le letterature, e tra queste e i linguaggi dell’arte e della musica, ma anche in generale di interpretare lo sviluppo, libero e antigerarchico, dei fenomeni cultuali antichi e moderni: un poema, un romanzo, un film, un saggio critico, un nuovo testo teatrale. Una sezione importante è costituita dalle riscritture, in cui gli autori si cimentano in una forma ibrida ma molto espressiva, che coniuga scrittura creativa e critica, conoscenza delle fonti, sensibilità personale e attenzione all’attualità. In questi primi passi, mi sembra che al blog non manchi quella sostanza fondamentale per ogni sviluppo che è fatta di creatività e passione, ma anche di un’ottima capacità di organizzare la materia e di dividere i compiti, ma soprattutto di comunicare.
Forse non è un caso che, concretamente, tutto sia cominciato nell’anno accademico 2016-2017 con due corsi triennali di Letterature Comparate che il coordinamento generale degli insegnamenti di Comparatistica del Dipartimento di Studi Umanistici di Torino aveva deciso di dedicare alle Narrazioni delle origini, e con due corsi magistrali della stessa disciplina che avevo riservato alla Critica psicoanalitica. Si trattava non soltanto di studiare particolari testi letterari e teorici, ma anche di ragionare insieme su qualcosa che stava dietro e dentro di noi, e di sconfinare un po’ rispetto ai soliti margini dell’insegnamento. Nel corso triennale avevo deciso di riproporre l’attività della riscrittura e messa in scena dei testi per diversi motivi, ma soprattutto perché gli studenti potessero avere un approccio più personale e, al tempo stesso, socializzante ai testi primari e critici, ma anche per poterli conoscere meglio, visto che i corsi universitari, contrariamente a quelli della scuola, favoriscono poco lo scambio tra docente e studente. Da questo seminario-laboratorio, tenuto da uno studente di corso di studi magistrale, è nato un libro creativo e impegnato, che raccoglie i lavori di riscrittura dell’Iliade in prosa, teatro e poesia, intitolato Contro la guerra. L’Iliade riscritta da noi. Un lavoro analogo e altrettanto proficuo ha visto impegnati gli studenti con le Metamorfosi di Ovidio. Ma dove pubblicare i testi migliori, esauriti i fondi? Così è nata l’idea di un blog, che gli studenti di corso magistrale hanno portato avanti. Anche qui un seminario di teoria della letteratura ha reso compatto il gruppo, e interessato a confrontarsi sulle questioni più attuali della critica, ma anche a ricevere notizie di convegni, bandi di dottorato e ad avere qualche link alle riviste e alla associazioni principali di Comparatistica in Europa e non solo. Siamo soltanto ai primi post, ma ci troviamo già di fronte un progetto fecondo di crescita culturale e – perché no? – lavorativa, che ci auguriamo diventi ogni giorno più solido e stimolante, coinvolgendo altri studenti, istituzioni e ricerche vive. C’è bisogno di luce e di energia, allora, come in un grande inizio degno di quelle grandi culture che sono state capaci di raccontarlo colorando di storie meravigliose il tempo umano.
Chiara Lombardi