Martina Gnorra, in questa sua composizione, riscrive in un’inedita prospettiva i quattro drammi romanzeschi di Shakespeare, nell’ottica dei corsi I drammi romanzeschi di Shakespeare I e II: Pericle, Cimbelino, Il racconto d’inverno e la Tempesta, Letterature Comparate B, modd. 1 e 2, prof. ssa Chiara Lombardi.
Ispirata dall’opera “La Boemia è sul mare” di Ingeborg Bachmann, ho composto questa poesia soffermandomi sugli aspetti e i temi più eloquenti dei quattro drammi romanzeschi di Shakespeare, attualizzandoli e proponendoli come scelte ipotetiche. La composizione si conclude lasciandoci intravedere l’esistenza di un possibile rifugio, di un luogo adeguato a soddisfare le ambizioni e i desideri di chi si è innamorato e di chi si innamora ogni giorno della letteratura e del rapporto che quest’ultima intrattiene con l’uomo. Un luogo magico e utopico come la Boemia sul mare.
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Se la Boemia fosse sul mare, ci verresti a nuotare?
Se Miranda si fosse innamorata di Calibano, Prospero avrebbe accettato il loro amore?
Se ti avessero privato di tutto come Griselda, il duca Gualtieri lo avresti perdonato?
Se tua madre potesse ritornare in vita, quante statue scolpiresti?
Se la gelosia ti tesse il cuore, riusciresti a resisterle?
Se il vino ti facesse dimenticare il mostro che sei, quanti bicchieri berresti?
Se ti insegnassero a parlare al prezzo della tua libertà, accetteresti di essere muto?
Se una tempesta ti colpisse, ritorneresti in mare?
Se la meraviglia si trasformasse in amore, vorresti essere la mia Miranda?
Se per valere come donna dovessi travestirti da uomo, saresti disposto a farlo?
Se ti descrivessero la mia camera da letto, penseresti che ti abbia tradito?
Se un racconto potesse allietarmi dal dolore, mi racconteresti la storia della tua vita?
Se rinascessi con la primavera e fuori è inverno, saresti in grado di descrivermela?
Se potessi travestirti per un giorno, sceglieresti di essere regina come Perdita o Nessuno
come Ulisse?
Se i sogni attenuassero le passioni, ti sveglieresti?
Se ti volessero solo per il tuo corpo, crederesti ancora di avere un’anima?
Se la Boemia fosse sul mare,
io avrei un posto dove stare
dove chi si sente incompreso,
può liberarsi da ogni peso.
La Boemia è sul mare,
la mia anima è lì ad aspettare
un altro vulnerabile cuore,
un altro ingenuo sognatore.
Grande Marty!