Amore, Coraggio, Passione

Recensione a cura di Lucrezia Messina della mostra di CAMERA – Centro italiano per la Fotografia – “Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra” (14 febbraio 2024 – 2 giugno 2024)

Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra | (camera.to)

Con le loro foto riescono a catturare grandi attimi di terrore e disperazione; tra questi 120 scatti, molti fanno tremare.

La storia dei protagonisti di questo racconto è qualcosa di sensazionale. Una storia senza mezze misure, una storia di coraggio e tanta passione. Passione in quello che si fa, passione nel vivere emozioni da cui solitamente si desidera solo scappare.
Dal 14 febbraio al 2 giugno 2024, presso Camera (Centro Italiano per la Fotografia) è possibile vivere questa storia. Robert Capa e Gerda Taro ci catapultano nel loro passato e nel passato della Storia. Una Storia con S la maiuscola, una storia che fa paura e riecheggia nel nostro presente.
Il centro Camera raccoglie sempre grandi sorprese e questa è una di quelle. Una grande mostra che racconta con circa 120 fotografie il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro. Robert e Gerda cercano di immortalare nei loro scatti la dura vita degli anni della guerra civile spagnola. Sono due dei più grandi fotografi bellici mai esistiti. Duro lavoro, ricco di sofferenza e pericoli. Con le loro foto riescono a catturare grandi attimi di terrore e disperazione; tra questi 120 scatti, molti fanno tremare.

Una mostra che ci fa riflettere sulla guerra e soprattutto sulla sua immensa crudeltà. Ma nonostante questo Gerda e Robert invece la cercano, la vivono in prima persona, sul fronte. Non hanno paura di quello che potrebbe succedere e combattono con i soldati a colpi di scatti e flash tra i proiettili e le bombe degli avversari.

Robert Capa, proprio durante la guerra civile scatterà una delle sue più celebri foto: Miliziano colpito a morte. Scatto rubato nel corso della guerra civile in Spagna tra i repubblicani e i fascisti.
Una foto silenziosa in grado di far risuonare nella stanza in cui è posta un grido. Un grido silenzioso, che grazie a questo scatto è diventato universale. Un grido colmo di dolore e di speranza. Rimane un solo sospiro, il cuore che rallenta e riesce a pronunciare solo due sillabe: Pace.
Passato e presente dialogano mostrandoci come l’uomo in quasi un secolo non abbia ancora imparato dai propri errori e continui a sbagliare. Ed è proprio questo lo scopo di questi due straordinari fotografi. Immortalando la guerra, portare la Pace.

Ma chi sono davvero Robert Capa e Gerda Taro? Fuggita dalla Germania nazista lei, emigrato dall’Ungheria lui, Gerta Pohorylle e Endre Friedmann si incontrano a Parigi nel 1934 e si innamorano. Cambiano i loro nomi ed iniziano una nuova vita. Robert oltre a donare a Gerta il suo amore, le fa un altro grande dono. Il dono della fotografia. Robert le insegna tutte le tecniche del mestiere e lei si innamora subito di questa arte straordinaria. La Parigi in cui vicino è una Parigi, difficile, molto povera. Una Parigi che non è ancora totalmente uscita dalla guerra e non sa che tra pochi anni ricadrà in questo nero nell’ oblio. I due amanti non hanno poche difficoltà economiche. Gerda però è una donna geniale e per cercare di allettare gli editori, si inventa il personaggio di Robert Capa. Un ricco e famoso fotografo americano arrivato da poco nel continente, alter ego con il quale André si identificherà per il resto della sua vita.
Nel 1936 decidono di stravolgere la loro vita. Vanno in Spagna, con il desiderio di documentare la guerra civile. Tragicamente Gerda morirà a causa di alcune ferite riportate durante uno scontro nel 1937, proprio in Spagna. Robert scoprirà la morte di Gerda in un modo davvero tragico.
Non dirò altro, ma lascerò a voi l’emozione di scoprire questa storia vivendo una per una le loro straordinarie fotografie.
Una mostra ossimoro, dove meraviglia e terrore vivono e si intrecciano nello stesso scatto.
Ascoltate, osservate e scoprite. Queste sono le parole d’ordine per assaporare l’arte.

Lettura consigliata:

“L’ombra del vento”, Carlos Ruiz Zafón. un romanzo emozionante e inaspettato. Un’eco silenzioso di un amore impossibile e della guerra civile spagnola.

© Le immagini qui riprodotte e visionabili presso la mostra sono tratte da Wikimedia Commons.

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